sabato 2 dicembre 2017

I buoni vini dell'azienda agricola Dino Lorenzon di Negrisia



Le Terre del Piave sono state scelte dai comunicatori e dai giornalisti di Borghi d'Europa quali terre 'capofila' delle iniziative di informazione che la rete internazionale sviluppa per il progetto dei 'Percorsi Internazionali'.



Dino Lorenzon ha lasciato ad Anna ed Omar una azienda agricola in salute.
L'azienda è situata a Negrisia di Ponte di Piave, a pochi passi dal fiume Piave.
"Da oltre 50 anni coltiviamo nei nostri vigneti, con scrupolosa cura e innata passione ,un' ottima uva, dalla quale otteniamo,unendo sapientemente tradizione, innovazione e
dedizione, dei grandi vini ,che proponiamo con attento e scrupoloso servizio,sia in bottiglia che sfusi."
Il dialogo scorre veloce : notiamo in Anna e Omar una schiettezza d'altri tempi, quasi che il lavoro della terra donasse loro uno spirito diverso, più disponibile e, al contempo,meno incline alle perdite di tempo.
"I nostri vigneti, coltivati nel massimo rispetto della natura e delle rigide norme comunitarie, sono situati in tre zone ben distinte: Negrisia, con un predominate fondo
ghiaioso abbinato ad un deposito argilloso lasciato dalle frequenti esondazioni del fiume Piave; Campodipietra, con fertili e interminabili campagne, dal terreno limoso-argilloso, ricco di fosforo e potassio, da sempre un territorio ad altissima
vocazione viticola. Zenson di Piave, terreno argilloso e fertile, dalla buona presenza di caranto, a pochi passi dal fiume Piave.Da queste terre otteniamo vini bianchi freschi,
delicati e profumati, vini rossi sapidi e corposi, testimonianza diretta di una cultura enogastronomica molto importante del Veneto. "
La cura dei vigneti, la lavorazione artigianale in cantina, danno poi i risultati di vini eccellenti.
In questa zona,per molti anni ( è bene ricordarlo), si producevano quantità enormi per ettaro, proponendo poi in tavola vini dalla qualità decisamente scadente. E' proprio grazie alle aziende come questa che l'enologia del Piave ha saputo risollevare la testa,
arrivando ad esprimere compiutamente il terroir d'origine.
Avvicinatevi pure ai bianchi giovani (chardonnay,pinot grigio, l'intrigante manzoni,il sauvignon,il verduzzo dorato),ai frizzanti spumanti (moscato giallo spumante millesimato,prosecco frizzante doc, prosecco extra dry doc), ai rossi nelle diverse
declinazioni (Merlot,Refosco dal Peduncolo Rosso,
cabernet franc malbech ; i frizzanti moresco e raboso rubino; gli speciali rossi Decaranto, Principe rosso e Carmenere dop), ai rosati. Coglierete in ciascuno di essi quella passione che solo la storia sa conferire ai vini di madre natura.
Se il grande Gino Veronelli potesse degustare in piedi, magari direttamente dalle vasche,questi nettari,annuirebbe, con poche parole : " questi sono i vini del Piave del mio previlegio!
Che dire di più ?

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