sabato 15 febbraio 2020

Terre d'acqua, birra e vino – I Percorsi letterari lungo la Piave, alla associazione culturale Ombretta di Salgareda




Aquositas, le vie d'acqua è uno dei Percorsi Internazionali che la rete Borghi d'Europa
propone nel Progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)
ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza.

Nel corso di un incontro che si è tenuto presso l'Associazione Ombretta di Salgareda, ha preso
forma l'iniziativa Terre d'acqua,di birra & vino, Percorsi di Scrittori Poeti e Giornalisti sulle rive della Piave, che prenderà il via nel mese di marzo e che godrà del commento enoagstronomico
di Guglielmo e Andrea (numi tutelari de l'Ombretta) e di Alvise Tomasi, de La nostra pizza di Mignagola di Carbonera.
Dieci incontri che ricorderanno personaggi della cultura che hanno segnato la storia dei luoghi
e della contrade : da Hemingway a Goffredo Parise, da Giacomo Noventa a Comisso, dall'
allegra brigata del giornale satirico il Cagnan ai giornalisti che per primi raccontarono il raboso, vin degli alpini a livello nazionale. Il viaggio copre ben cinque paesi europei (Italia,Slovenia,Croazia,
San Marino, Austria e Grecia).
Il 19 marzo la rassegna prende il via all'Ombretta, nel ricordo del Premio Nobel Hernest Hemingway. “L`itinerario "Sulle Traccie di Hemingway" è un percorso storico-culturale adatto a tutti, un`esperienza unica per immergersi nelle vicende della Grande Guerra, viste con gli occhi del grande scrittore statunitense Hernest Hemingway che a Fossalta di Piave venne ferito, e vi ritornò anni dopo la fine del conflitto, unito a doppio filo con il fascino di questa terra Veneta che profondamente lo ha segnato.”

Il 5 aprile, nelle Valli del Natisone,sulle orme dello scrittore Carlo Emilio Gadda, che qui combatté nel primo conflitto mondiale come tenente volontario degli Alpini.
Nel '17 Gadda fu fatto prigioniero, a Caporetto.
“…La passerella fu passata uno a uno… Tutti passavano lentamente con grande precauzione per non scivolar nel fiume: il ponticello arcuato mi costrinse a sedermi, poiché gli scarponi ferrati scivolavano sull’asse… Erano le 13,20 del 25 ottobre 1917; le sentinelle tedesche tutte armate; con baionetta; facemmo nel prato l’ultima adunata, l’ultima chiamata….”.

Il 9 aprile si ritorna all'Ombretta,per ricordare Giacomo Noventa.
Giacomo Noventa, pseudonimo di Giacomo Ca’ Zorzi, poeta e saggista, nacque a Noventa di Piave il 31 marzo 1898, da una famiglia di ricchi proprietari terrieri.
Nel 1915, quando scoppiò la Prima guerra mondiale, era studente ad Udine, ma appena apprese la notizia fuggì dalla scuola per arruolarsi volontario.
Venne respinto perché non aveva l’età minima consentita, ma non desistette, e ritornò l’anno successivo al compimento dei diciotto anni.
Questa volta fu accettato ed aggregato al corpo degli Arditi. 
Giacomo Noventa (1898-1960)

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